Vedere un film al cinema è sicuramente una esperienza più appagante rispetto a vedere la stessa pellicola sullo schermo di un televisore, fosse anche di grosse dimensioni.
Ancora di più lo è per chi ha la passione per l'Home Theater, perchè per una volta può permettersi di dimenticare il suo mestire di critico dell'immagine e del suono, e godersi il film così come lo ha voluto il regista.
Utilizzare un videoproiettore aiuta moltissimo nel ricreare in casa le stesse emozioni che si proverebbero in una sala di proiezione tradizionale, con un pizzico di soddisfazione in più dovuta al fatto che l'impianto ce lo siamo costruiti da soli. Ma un impianto Home Theater è un sistema complesso, pieno di variabili che hanno una influenza notevole sul risultato finale. Solo tenendo in debito conto il contributo di ogni componente sia esso "attivo" o "passivo", riusciremo ad avere il massimo dal nostro impianto.
Qualsiasi videoproiettore non sarà mai in grado di modificare una immagine e renderla migliore di quella che arriva ai suoi ingressi, quindi se adottiamo il principio che ci induce ad utilizzare gli ingressi digitali, in maniera tale che il segnale attraversi meno circuiti elettronici e sia sottoposto a minori elaborazioni, allora dobbiamo "consegnare" al proiettore un segnale video di ottima qualità.
In commercio esistono diversi lettori DVD di ottima qualità, ma spesso il loro costo non è così popolare, una validissima alternativa all'utilizzo di un lettore DVD è quella di utilizzare un personal computer specializzato nella funzione di centro di intratteninemto multimediale: un HTPC appunto, infatti un personal computer può racchiudere in sè un lettore DVD, un ricevitore Digitale Satellitare, un ricevitore Digitale Terrestre, un rievitore Analogico Terrestre, un PVR, ed altro ancora.
Di HTPC si sente parlare da diversi anni ormai, da quando ci si è accorti che le schede grafiche montate nei PC erano in grado di pilotare in maniera egregia i pannelli dei videoproiettori digitali, impostando la risoluzione di visualizzazione sulla loro stessa risoluzione (in realtà un HTPC è in grado di dare dei risultati strabilianti con i desueti tritubo, tanto vituperati da queste nuove tecnologie digitali, quanto ancora inarivvabili sul piano della qualità di proiezione).
Un HTPC deve essere silenzioso e presentabile, perchè probabilmente dovrà fare bella mostra di se nel salone, nonchè avere una potenza di calcolo adeguata al compito che deve svolgere: decodificare il flusso digitale delle immagini e presentrle all'uscita della scheda grafica.
Nella prossima "puntata" affronteremo i passi necessari all'assemblaggio di un HTPC che dia ottimi risultati in quanto a riproduzione, con un occhio alla spesa, perchè è vero che questo hobby/passione è costoso, ma è anche vero che spesso si può risparmiare molto senza compromettere il risultato.
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